GRAVIDANZA



TRA GIOIA E MILLE PAURE
L’ansia prenatale. L’ansia è uno stato di paura e preoccupazione, che in gravidanza esiste come in ogni altro periodo della vita. Durante la gravidanza, tuttavia, la futura madre deve cercare di non essere eccessivamente ansiosa, perché ciò potrebbe influire negativamente sullo sviluppo fetale. Vediamo di seguito alcuni dei motivi che possono rendere ansiosa la gestante.

La nuova immagine della donna. È possibile che la futura madre viva con ansia il cambiamento del corpo: si chiede in particolare se col pancione potrà continuare a essere attraente e se il suo corpo, dopo la gravidanza, recupererà la forma originaria. La donna deve infatti sforzarsi di accettare un’immagine di sé molto lontana dalla definizione di donna affascinante proposta nella società odierna. Inoltre deve abbandonare temporaneamente i tratti psicologici “maschili” di attività, lavoro e indipendenza. Vi è poi la paura del parto, che prende in considerazione sia il dolore, sia l’eventualità di morire durante il parto. L’ansia può riguardare infine la nuova funzione di madre: la gestante si chiede se sarà capace di svolgere il ruolo in modo adeguato.

Il bambino perfetto. L’ansia della madre riguarda poi la paura di generare un figlio “imperfetto”, con problemi genetici, malformazioni fisiche o eventuali traumi da parto. La madre vive in simbiosi con il figlio, identificandosi con lui, proiettando su di lui le proprie aspettative e prefigurandosi la vita futura: la paura che il figlio nasca con problemi è tanto più forte quanto più il bambino è desiderato e immaginato. L’ansia nei confronti del figlio si sviluppa soprattutto nel secondo trimestre di gravidanza, quando la madre avverte i movimenti fetali e inizia a percepire il bambino come qualcosa di diverso da sé.

Il nuovo rapporto con il partner. La gravidanza porta con sé la necessità di riorganizzare la famiglia, soprattutto nel caso in cui nasce il primo figlio e si passa da coppia a triade. La gestante si chiede se riuscirà a vivere il ruolo di madre insieme a quello di compagna, se il rapporto col proprio partner migliorerà o peggiorerà e se il padre sarà geloso del figlio.

Gli effetti sullo sviluppo del bambino. Quando la madre vive in un prolungato stato di ansietà, l’equilibrio dei suoi neuro-ormoni risulta alterato e ciò influenza il sistema neurovegetativo del feto. Negli ultimi anni sono stati compiuti numerosi studi per indagare gli effetti dell’ansia sullo sviluppo psicofisico del bambino. A titolo esemplificativo, di seguito sono elencate alcune delle situazioni che sono risultate correlate con un alto livello di ansietà prenatale:
  • ritardo nell’accrescimento fetale;
  • bassi livelli di dopamina e serotonina (il cosiddetto “ormone del buonumore”) del neonato, che trascorre molto tempo in un sonno profondo e poco tempo in stati di veglia attiva;
  • basso livello di sviluppo psicomotorio a 3 e 8 mesi di vita;
  • problemi comportamentali all’età di 4 anni;
  • alti livelli di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) nei giorni di scuola a 5-6 anni (il livello di cortisolo si è rivelato tanto maggiore quanto più forte era stata la paura materna di partorire un figlio portatore di handicap);
  • alti livelli di cortisolo, specialmente al risveglio, a 10 anni.
Tra le conseguenze che si possono rilevare dopo la nascita vi sono anche paralisi cerebrali, epilessia, disturbi del comportamento e difficoltà di apprendimento.

Cosa fare per ridurre l’ansia. È importante confrontarsi con chi sta vivendo o ha vissuto la stessa situazione e chiedere consiglio agli esperti. Fondamentali in questo senso sono i corsi pre-parto che, con la presenza di psicologi e ostetriche, danno l’opportunità di eseguire una “psicoprofilassi” al parto. I corsi pre-parto forniscono uno spazio per la socializzazione dell’ansia e la condivisione delle emozioni contrastanti tipiche della gravidanza. I corsi svolgono una funzione che prima era svolta dalle famiglie allargate e che oggi manca nelle famiglie mononucleari della società occidentale: facilitare la condivisione e il confronto con altre donne riguardo all’evento nascita.




GRAVIDANZA MESE PER MESE
PRIMO MESE
I piccoli
L'epoca gestazionale si calcola, per comodità, a partire dal giorno dell’inizio dell'ultima mestruazione e dura circa 40 settimane. Naturalmente le prime due settimane non sono ancora di gravidanza perché l’ovulazione avviene generalmente 14 giorni dopo l’inizio delle mestruazioni. Per cui  le settimane effettive di gravidanza sono 38.
Il primo mese costituisce il momento più delicato dell’intera gravidanza. In questa fase avviene l’impianto, nella parete uterina, dell’ ovulo fecondato, la blastocisti: un ammasso di cellule che si moltiplicano molto rapidamente e hanno l’aspetto di una mora se osservate al microscopio.
Per riuscire a nutrirsi nel modo adeguato la Blastocisti ha bisogno del sangue materno, per questo, già dalla seconda settimana, avviene l’annidamento. Così la piccola mora sprofonda nella parete uterina fino a raggiungere i vasi sanguigni. È l’inizio della circolazione utero-placentare.
In questa fase si forma la camera gestazionale che ospita l’embrione. Successivamente comincia a formarsi l’embrione stesso, che inizialmente ha la forma di un piccolo corpicciolo cilindrico.
Alla fine del primo mese è lungo 6 mm. Il cuore comincia a battere e via via il corpo evidenzia la testa, il tronco e una piccola coda.
Le mamme
Nella maggior parte dei casi durante il primo mese la mamma non si accorge di nulla, salvo qualche eccezione dettata dal sesto senso. Però da subito vengono prodotte dalla placenta le  gonadotropine corioniche, o Beta HCG, ormoni che hanno il compito di stimolare il corpo luteo a produrre grandi quantità di estrogeno e progesterone. L’HCG inoltre stimola la tiroide a produrre maggiori quantità di tirosina, una sostanza che influisce sulla digestione. E’ proprio la presenza di questo ormone che rende positiva la risposta dei test di gravidanza, già efficaci pochi giorni dopo il ritardo.
Una volta confermata la notizia di essere in dolce attesa è bene segnare con costanza il proprio peso corporeo, per tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza. E’ consigliabile assumere da subito un atteggiamento di rispetto nei confronti del piccolo ospite: evitare di fumare e di bere alcolici, te o caffè. Alimentarsi in modo genuino e vario, con pasti più piccole e frequenti per favorire la digestione, che nei primi mesi risulta un po’ rallentata proprio a causa del forte carico ormonale. Le donne recettive alla toxoplasmosi dovranno evitare insaccati crudi, carne cruda e premurarsi di lavare accuratamente con bicarbonato frutta e verdura.
SECONDO MESE
I piccoli
Nel secondo mese procede la formazione di tutte le parti che compongono il corpo umano: organi, tessuti, muscoli, arti e cominciano timidamente a delinearsi i tratti somatici. Questo processo di formazione in linea di massima si conclude alla fine del terzo mese. Dopo di che il feto dovrà crescere e svilupparsi per rendersi autosufficiente e affrontare la vita fuori dall’utero materno.
Alla fine del secondo mese è lungo circa 2 cm. Il viso si arrotonda e assume un aspetto più umano. Gli occhi, inizialmente laterali, si spostano al centro della faccia. Compaiono accenni degli arti superiori ed inferiori, del pancreas e dei reni, lo stomaco ha proporzioni già consistenti, il cordone ombelicale è perfettamente formato e si inizia a sviluppare la corteccia cerebrale. La testa rappresenta la metà del corpo.
Le mamme
Normalmente nel secondo mese arriva la conferma di aspettare un bambino, e per la donna comincia una fase di grandi trasformazioni. Il primo segnale biochimico è costituito proprio dalla produzione sempre più elevata di HCG che mantiene alta la quantità di progesterone responsabile dell’amenorrea, ossia la sospensione del ciclo mestruale. Dal terzo mese in avanti la produzione di HCG si stabilizza, per questo normalmente cessano anche le nausee.
Dal punto di vista emozionale i primi mesi di gravidanza possono essere piuttosto complessi per la mamma, la felicità, le paure, le preoccupazioni, il senso di inadeguatezza possono mescolarsi e creare stati d’animo spesso conflittuali, resi ancora meno facili dallo scombussolamento ormonale che sta vivendo.
È questa la fase delle nausee, della stanchezza, dei bruciori di stomaco, della salivazione abbondante, del vomito e dei lievi dolori addominali. Le gengive si ammorbidiscono e possono sanguinare, a causa degli ormoni e dell’aumento del sangue nel corpo. Il seno diventa più grosso, turgido e dolente.
Tutti questi fenomeni sono destinati a risolversi spontaneamente entro il quarto mese. In ogni caso non influenzano il normale andamento della gravidanza, anzi sono il segnale che tutto sta  procedendo per il meglio.
TERZO MESE 
I piccoli
Nel corso del terzo mese il feto cresce da 4 cm fino a 7 - 8 cm e arriva ad avere un peso di circa 14 grammi.
Alla dodicesima settimana le cellule del gusto e dell’odorato sono mature. I polmoni cominciano ad espandersi e a contrarsi regolarmente. Tutti i principali organi sono formati. Il piccolo è in grado di scalciare, muovere i piedi e le mani, aggrottare la fronte e contrarre le labbra fino a succhiare. Pollice e indice hanno già proprietà prensili grazie alla loro facoltà di essere contraposti. Gli organi sessuali sono ormai visibili.
La placenta assolve la sua importante funzione, essa è l’organo deputato agli scambi respiratori e nutritivi, una sorta di sacca in cui il sangue del piccolo lascia le sue scorie e si rifornisce dei nutrienti portati dalla circolazione sanguigna della mamma. Tutto questo senza che ci sia mai un contatto diretto tra le due circolazioni, in modo da proteggere il piccolo dal rischio di infezioni.
Le mamme
Il girovita si allarga lentamente. Può capitare di riscontrare un lieve aumento di peso, ma non è sempre detto: i sintomi dei primi mesi possono avere disturbato l'appetito, causando invece una perdita di peso.
I disagi iniziali della gravidanza spariscono normalmente con la fine del terzo mese, ma possono, in alcuni casi, protrarsi anche oltre.
QUARTO MESE
I piccoli
Col primo trimestre si chiude il periodo più delicato della gravidanza, periodo caratterizzato dal massimo rischio di aborto spontaneo (10 – 15 %)
Alla fine del quarto mese il piccolo pesa circa 105 grammi ed è lungo 15 cm.
Durante questo periodo di massima crescita il suo cuore, ormai completamente sviluppato, ha un ritmo cardiaco da 120 a 60 battiti al minuto. La vista e l’udito divengono sensibili, infatti puntando una fonte luminosa sul ventre della mamma il nascituro tenderà a coprirsi gli occhi, mentre un forte rumore potrebbe indurlo a proteggersi le orecchie. In questo periodo il piccolo comincia ad avere anche reazioni legate al gusto: le sostanze dolci immesse nel liquido amniotico lo porteranno a duplicare il suo ritmo di suzione, segno che gradisce, quelle amare gli faranno aggrottare la fronte.
Le mamme
Con il quarto mese nausee, vomito, difficoltà digestive tendono a regredire, portando così verso un migliore equilibrio psico-fisico la futura mamma. Il forte lavoro endocrino ha provocato lo sviluppo delle fibre muscolari uterine che si sono ispessite e allungate. Nel periodo successivo la crescita del ventre sarà sempre più evidente e dipenderà dallo sviluppo del feto e dei suoi annessi.
Anche l'aumento di peso sarà in costante crescita,  in media circa  400 gr. a settimana, fino ad arrivare, al termine della gestazione, ad una aumento di circa 12 kg. Ma questa non è una regola perché ogni futura mamma è un caso a se. E’ importante mantenere sotto controllo il proprio peso corporeo, perché un aumento eccessivo potrebbe portare disagi nell’ultimo trimestre di gravidanza. Il lavoro degli estrogeni può provocare un aumento della ritenzione idrica da parte di tutti i tessuti, soprattutto quello connettivo, anche questo naturalmente è un fattore che contribuisce ad aumentare il peso.
E’ opportuno bere molto. Si consigliano almeno 8 bicchieri al giorno, distribuiti in modo uniforme nell’arco della giornata.
QUINTO MESE
I piccoli
Una sorta di peluria soffice, detta lanugine, ricopre completamente il feto e resterà sul suo corpicino quasi fino al parto. Sulla pelle appare anche la cosiddetta “vernice caseosa”, uno strato che protegge la pelle dal liquido amniotico.
In questo periodo il piccolo si muove molto e la madre probabilmente riesce ad avvertire i suoi movimenti. La pelle continua ad essere grinzosa per la carenza di grassi, che solo in questa fase cominciano a formarsi. La differenziazione sessuale ora è completa.  Il pancreas comincia a produrre insulina e i sensi continuano lo sviluppo delle loro funzioni: prima di tutti il tatto, poi l'odorato, il gusto, l'udito e la vista.  Il piccolo comincia a succhiarsi il dito perfezionando il suo istinto alla suzione. Durante il quinto mese dorme per la maggior parte del tempo. Quando si sveglia però è molto attivo, scalcia, si muove e le mani sviluppano una presa forte. I suoi ritmi stanno diventando simili a quelli di un neonato.
Verso la fine del 5° mese pesa in media 310 grammi ed è lungo circa 23 cm.
Le mamme
E' un periodo positivo nel quale, normalmente la mamma si sente bene, perché i disturbi dei primi mesi scompaiono e la pancia non è ancora molto ingombrante. Inoltre svaniscono anche le paure legate ad una aborto spontaneo, perché ora il piccolo è ben radicato.
Per ossigenare il piccolo, ed evacuare anche l’anidride carbonica da lui prodotta, la mamma deve respirare più in fretta, per questo è possibile che si stanchi più del solito. Inoltre possono insorgere difficoltà a respirare normalmente a causa della pressione dell’utero, in continua crescita, sugli altri organi, specialmente sullo stomaco e sui polmoni.
In questo periodo può aumentare il senso della fame. E’ giusto mangiare un po’ di più senza però esagerare. Occorre soprattutto selezionale gli alimenti e preferire quelli più genuini e in grado di fornire i nutrienti indispensabili per la crescita del piccolo. Evitate gli alimenti troppo elaborati e industriali, consumare pane e pasta integrale, legumi, frutta e verdura di stagione, mandole e nocciole perché ricche di calcio, formaggi, carne e uova per l’apporto proteico. Attenzione a non esagerare con i dolci.
Possono avere inizio in questo periodo fastidi come smagliature, cellulite, emorroidi, gonfiori, varici per via di una non adeguata circolazione sanguigna. Può aiutare tenere le gambe sollevate ed evitate bagni troppo caldi. Non dimenticate di utilizzare, soprattutto sulla pancia e sul seno, un prodotto elasticizzate, nutriente e il più possibile naturale, ad esempio l’olio di mandorle dolci.
SESTO MESE
I piccoli
La pelle è ancora grinzosa ma il grasso sottocutaneo, che lo aiuterà dopo la nascita a mantenere la temperatura corporea, si sta accumulando. Il piccolo reagisce ai rumori esterni ed è spesso in movimento, sia quando dorme che quando è sveglio. Le sue palpebre cominciano a sollevarsi lasciando scoperti gli occhi. Ciglia e sopracciglia sono già visibili. Il suo istinto alla suzione lo porta ad inghiottire sempre più liquido amniotico, che viene espulso in parte dalla pelle e in parte dai reni attraverso le urine. In questa fase il piccolo raddoppia il suo peso. Alla fine del sesto mese pesa in media 700 grammi ed è lungo circa 30 cm. 
Le mamme
Il nascituro ha movimenti sempre più presenti e pieni di forza e si gira agevolmente nel ventre materno ormai rotondo. In questo periodo la mamma può riscontrare disagi nel camminare, per via dello spostamento del baricentro, e nel dormire, per i movimenti del piccolo e l’ingombro della pancia. È bene non usare sonniferi senza la prescrizione del medico, si può ricorrere eventualmente ad una tisana prima di andare a letto. Per facilitare invece la vita diurna si consiglia l’utilizzo di scarpe comode e basse.
Il cuore e i polmoni ora lavorano circa il doppio rispetto a prima. La circolazione del sangue è aumentata e conferisce quel colore roseo tipico delle donne in attesa.
In questo periodo il desiderio sessuale può essere molto forte e gli orgasmi possono essere più intensi a causa della maggiore irrorazione sanguigna dell’apparato sessuale.
SETTIMO MESE
I piccoli
I movimenti respiratori del piccolo sono sempre più regolari. Gli occhi si aprono del tutto e organi come stomaco e intestino sono già funzionanti, ma saranno completamente pronti solo al momento del parto. Al settimo mese il nascituro non solo si muove a ritmo di musica, ma fa percepire anche i suoi gusti in materia. Comincia ad avere padronanza dei riflessi condizionati: mostra disapprovazione con potenti calci e risponde, muovendo braccia e gambe, quando viene massaggiato attraverso il ventre della mamma.
Alla fine di questo mese il piccolo è talmente cresciuto da non potersi più girare agevolmente. Pesa circa 1.400 grammi e misura circa 39 cm.  
Le mamme
Gran parte degli organi della mamma sono cresciuti di volume, il cuore batte più in fretta, la circolazione sanguigna è quindi più veloce e il feto si è sviluppato quasi del tutto. L’utero continua ad aumentare di volume e può provocare una sensazione di difficoltà respiratoria. È quindi normale che ci si senta un po’ appesantite e affaticate.
Durante questo mese le ghiandole mammarie cominciano a prepararsi per l’allattamento. Il primo latte che il bambino berrà è il colostro, pieno di anticorpi e quindi in grado di fornire una buona protezione.
Dato che il bambino assorbe molto calcio, è bene consumarne di più per proteggere ossa e denti. Consumate latticini e formaggi, mandorle, nocciole, pistacchi, alici, sgombri, sardine e legumi. In caso di carenza il corpo può reagire con dei crampi avvertibili specialmente durante la notte. Può essere sufficiente bere un bicchiere di yogurt, per migliorare la situazione.
Dal punto di vista emozionale può crescere l’ansia per il parto e la paura per la salute del bambino. Un po’ di ansia è normale ma è importante concentrarsi su pensieri positivi. Aiutatevi con le tecniche di rilassamento e visualizzazione. Immaginate il momento del parto come un evento semplice, naturale, gioioso e veloce. Vi aiuterà a portare il vostro corpo in quella direzione. Immaginate il momento in cui stringerete vostro figlio tra le braccia e lo guarderete finalmente negli occhi, ogni paura svanirà.
Non ascoltare le storie delle donne che descrivono la propria esperienza di parto. Queste sono spesso esagerate e possono solo farvi crescere la paura. Il parto è una cosa naturale: più sarete serene e più sarà bello.
Si consiglia di frequentare un corso pre-parto, per apprendere tecniche di rilassamento e respirazione, per avere tutte le informazioni necessarie a ridurre le paure, per affrontare il parto nel modo più naturale possibile e per istruire i papà in modo che possano rendersi utili nel momento clou.
OTTAVO MESE
I piccoli
I calci arrivano al culmine all’inizio dell’ottavo mese, ma molto presto i movimenti cambieranno, perché il piccolo non avrà più spazio per muoversi comodamente.
La pelle è meno grinzosa ed è sempre ricoperta da lanugine. Il corpo assume una forma più tonda a causa dell'aumento dei depositi adiposi sottocutanei. In questo periodo il piccolo inghiotte tanto liquido amniotica e urina molto.
Gli emisferi destro e sinistro del cervello cominciano a lavorare insieme. Il nascituro reagisce differentemente alla voce della madre, del padre e delle persone sconosciute. Quella del padre, più bassa, potrebbe fargli battere più forte il cuoricino.
Entro la fine dell'ottavo mese il piccolo normalmente sceglie la posizione per nascere, solitamente con la testa verso il basso. Con l’ultima ecografia, che si fa tra la 30esima e la 34esima settimana, sarà possibile vedere la su posizione ed eventualmente stabilire la necessità di un parto cesareo, nel caso non fosse quella corretta. Si tenga presente comunque che potrebbe decidere di girarsi anche all’ultimo momento.
In questo periodo la maggior parte dei piccoli scende un po’ verso il basso, questo facilita la respirazione alla mamma ma, allo stesso tempo, la costringe ad urinare con una maggiore frequenza.
Le ossa continuano ad allungarsi e il suo peso aumenta di circa un chilo in questo periodo. Alla fine dell’ottavo mese pesa in media 2.600 grammi ed è lungo circa 45 centimetri
Le mamme
In questo periodo a più del 50% delle donne in gravidanza viene diagnosticata una carenza di ferro nel sangue, che si manifesta con stanchezza, svogliatezza e pallore. Il ferro che il corpo riceve attraverso il cibo non basta più, perché la richiesta aumenta drasticamente. Le cure non sono complicate, normalmente il medico prescrive un integratore e la situazione migliora immediatamente. Gli effetti collaterali possono essere bruciori di stomaco e diarrea.  In questa fase possono presentarsi  problemi di mal di schiena, costipazione, stanchezza, mal di testa, tutti sintomi del tutto nella norma. Il sonno può risultare disturbato per i movimenti del piccolo, per le frequenti minzioni e perché può risultare difficile trovare una posizione confortevole. Aiutatevi con un cuscino sotto la pancia, in mezzo alle gambe o dietro la schiena e cercate di non mangiare nulla per almeno un’ora prima di andare a dormire.
Dal punto di vista fisico l’ombelico comincia ad appiattirsi. La linea scura sull’addome, dovuta  all’aumento della quantità di estrogeni che stimolano l’attività dei melanociti, diviene molto visibile. Le costole pian piano cominciano a distendersi per lasciare spazio all'utero in continua crescita.
Dal punto di vista emozionale è normale che aumenti l’ansia per il parto, ormai vicino, ma allo stesso tempo non vedrete l’ora che arrivi quel momento.
NONO MESEI Piccoli  
Il piccolo ha ormai raggiunto il suo pieno sviluppo ed è pronto per il lieto evento. Può assumere la posizione capovolta, se non l’ha già fatto, e scendere con la testa nella cavità pelvica. I suoi movimenti sono limitati per via del poco spazio a disposizione. Ormai anche lui è felice di uscire. Quando si rompono le acque il liquido amniotico esce dal collo dell’utero e lubrifica il passaggio facilitando la fuoriuscita del piccolo.
Al momento del parto pesa in media 3.300 grammi ed è lungo circa 50 cm.
Le mamme
L’utero è aumentato di volume di circa 10 volte, la mamma può sentire i polmoni un po’ compressi, una stanchezza e una pesantezza generalizzata.
Il suo corpo intanto si prepara al lieto evento, si possono avvertire dolori al basso ventre perché il piccolo ormai punta verso il collo dell’utero con tutto il suo peso.
La vescica può risultare irritata e compressa e si accentua il bisogno di urinare. Si possono avvertire le contrazioni di Braxton Hicks, che hanno la caratteristica di essere indolore e irregolari. Non è il caso di preoccuparsi, attraverso queste l’utero si prepara al parto. Nel caso diventino più regolari però consultate l’ostetrica o il ginecologo che vi segue, anche solo per essere rassicurate.
In questa fase ogni cosa risulta faticosa e soprattutto nell’ultima settimana di gravidanza la futura mamma ha bisogno di riposo. È bene concedersi del tempo per se stesse e recuperare energie. Cercate di fare solo quello di cui avete voglia. Sfruttate almeno questo momento per coccolarvi un po’.
Solo il 6% dei bambini nasce nel giorno previsto del parto. Il 98% delle donne partorisce nell’arco di due settimane prima o due settimane dopo la data prevista. L’inizio del parto può essere facilitato anche da un rapporto sessuale.
Al momento del parto si scioglie il tappo di muco della cervice che chiudeva ermeticamente il collo dell’utero, questo può causare piccole perdite di sangue; si rompono le acque che come abbiamo visto fungono anche da lubrificante per la fuoriuscita del piccolo e le contrazioni aumentano frequenza e intensità.
Il grande momento è arrivato.


SINTOMI GRAVIDANZA PRIMA SETTIMANA
Quando vi è il desiderio di rimanere incinta è naturale che si cerchino i primi sintomi della gravidanza già pochi giorni dopo il presunto concepimento. A volte le donne si rendono conto di piccoli cambiamenti fisici anche prima del mancato ciclo mestruale ma i sintomi della gravidanza sono soggettivi, variano da donna a donna e addirittura da gravidanza a gravidanza per la stessa persona. Alcune gestanti avvertono i primi cambiamenti anche nella prima settimana dopo il concepimento, altre, al contrario, possono anche non avere sintomi e rendersi conto di essere in stato interessante solo dopo mesi. I segni variano anche per intensità, frequenza e durata e possono essere scambiati facilmente per sintomi premestruali.
E' importante vivere l'attesa in maniera serena per evitare delusioni, ansia e stress che possono incidere negativamente sulle possibilità di concepimento. Ciò detto, può essere utile sapere quali siano i primi segni di una gravidanza ma è necessario essere consapevoli che gli  stessi sintomi spesso sono dovuti ad altre cause. 

 Elenco sintomi gravidanza dalla prima settimana al parto

Le perdite da impianto possono essere uno dei primi segni della gravidanza. Si manifestano dai 6 ai 12 giorni dopo il concepimento, quando l'embrione si impianta nella parete uterina. Alcune donne potrebbero avere perdite di sangue, qualche crampo addominale o tensione mammaria. Altre perdite possono manifestarsi anche in concomitanza con il periodo del ciclo ed essere scambiate per flussi mestruali. A prescindere da una gravidanza, tali perdite ematiche potrebbero essere veri e propri cicli alterati per ragioni ormonali o a causa dell'interruzione o dal cambiamento della pillola anticoncezionale, possono inoltre essere causate da infezioni o abrasioni avvenute durante il rapporto sessuale.
Tutti sanno che il ritardo o l'assenza del ciclo mestruale è uno dei sintomi più significativi di una gestazione ed è il principale motivo che porta le donne a sottoporsi ad un test di gravidanza. Come detto in precedenza, molte donne possono avere delle perdite anche in gravidanza ma solitamente sono meno abbondanti e durano meno di un ciclo normale. Ciò detto, il ritardo o la mancanza del ciclo mestruale potrebbe anche essere dovuto ad altri motivi come problemi ormonali, tensione, stress, aumento eccessivo di peso, fatica, aver interrotto l'assunzione della pillola anticoncezionale o l'allattamento al seno.
Un altro sintomo molto conosciuto è la nausea, accompagnata o meno dal vomito. Spesso si manifesta tra la seconda e l'ottava settimana dopo il concepimento. Alcune donne ne soffrono per quasi tutte le settimane di gestazione, ma solitamente il sintomo scompare dopo il primo trimestre e qualche persona ha la fortuna di non soffrirne nemmeno durante i primi mesi. La nausea in gravidanza è dovuta all'aumento di ormoni nel corpo ma, in altre circostanze è causata da intossicazioni alimentari, altri problemi digestivi e stress.
La donna incinta ha spesso una sensibilità maggiore nei confronti di alcuni odori, anche quelli che prima riteneva piacevoli. Ad esempio l'odore di alcuni prodotti per la casa, profumi per il corpo, degli animali domestici, del distributore di benzina o del fumo, che prima non erano ritenuti sgradevoli, possono dare inizio alle nausee. Anche questo sintomo probabilmente è dovuto all'aumento degli estrogeni nel corpo della gestante.
Uno dei primi segni di gravidanza è la sensazione di stanchezza che può manifestarsi anche nella prima settimana dopo il concepimento. Semplici azioni come fare la spesa o camminare veloci possono sembrare molto più faticose. Ci si addormenta prima e si sente più fatica ad alzarsi dal letto la mattina. Questo sintomo è causato dai cambiamenti che avvengono nel corpo e dall'aumento dei livelli ormonali. Ovviamente la fatica può essere causata anche da tanti altri fattori come lo stress, la depressione, un raffreddore, l'influenza o altre malattie.
In molti casi i cambiamenti del seno possono indicare lo stato di gravidanza. A partire da una o due settimane dopo il concepimento la donna può accorgersi che il seno è diventato più gonfio e tenero, in altri casi teso e dolente e i capezzoli diventano più sensibili. Durante la gravidanza, il corpo comincia a preparare il seno per la produzione del latte e per l'allattamento. Non bisogna dimenticare però, che anche l'assunzione di anticoncezionali orali e l'approssimarsi del ciclo, possono causare gli stessi cambiamenti al seno. Inoltre durante la gravidanza l'areola, la pelle intorno ai capezzoli, può diventare più scura, ma anche questo potrebbe essere dovuto anche ad altri squilibri ormonali o a gravidanze precedenti.
Nelle prime settimane si può soffrire di mal di schiena nella parte inferiore della spina dorsale e in alcuni casi la gestante soffre di un leggero dolore alla schiena durante tutta la gravidanza. A prescindere da una gravidanza, il mal di schiena può essere causato anche dall'arrivo imminente del ciclo, da problemi alla spina dorsale e da tensioni nervose o fisiche.
L'alterazione improvvisa dei livelli ormonali può causare anche mal di testa nel primi giorni di gravidanza ma, chiaramente, non occorre ricordare che il mal di testa può essere causato da innumerevoli altri fattori come la disidratazione, l'astinenza da caffeina, lo stress, problemi agli occhi ecc.
Molte donne in stato interessante sentono un forte desiderio di mangiare determinati cibi e questo permane a volte per tutta la durata della gravidanza. Il desiderio di certi alimenti può tuttavia essere dettato più semplicemente da un imminente ciclo mestruale da una dieta povera di determinati nutrienti, da una depressione, dallo stress ecc.
Tra la sesta e l'ottava settimana di gestazione, la donna potrebbe urinare più spesso. Una delle cause di questo sintomo è il rigonfiamento dell'utero che può comprimere leggermente la vescica. Inoltre, durante la gravidanza una quantità maggiore di liquidi passa per i reni e quindi la vescica. Tuttavia l'orinazione frequente può essere anche dovuta ad infezioni del tratto urinario, diabete, aumento dell'assunzione dei liquidi o di diuretici.
L'aumento delle dimensioni dell'utero e i cambiamenti ormonali possono causare anche bruciori di stomaco o stitichezza. Il rallentato svuotamento dello stomaco facilita la produzione di succhi gastrici e la compressione dell'intestino a sua volta rallenta l'evacuazione causando stipsi.
Alcune donne possono avere capogiri o svenire. Salire le scale, alzarsi improvvisamente o dover stare in piedi a lungo potrebbe causare vertigini. Questo è dovuto alla compressione dell'utero sulle arterie delle gambe che può causare la diminuzione della pressione sanguigna.  Durante la gestazione una donna può svenire dopo essere stata a digiuno per troppo tempo perché gli zuccheri nel sangue servono ad alimentare il nascituro.
In gravidanza inoltre sono frequenti i cambiamenti d'umore e l'irritabilità, causati dagli sbalzi ormonali e dall'aver a che fare con tutti i cambiamenti fisici precedentemente menzionati. Anche la temperatura corporea è leggermente più alta del normale.
Se si hanno dubbi sulla natura di questi sintomi è possibile effettuare un test di gravidanza urinario già dal primo giorno di ritardo del ciclo mestruale. I test venduti in farmacia, se usati in maniera corretta, danno un risultato sicuro al 99%. Questi test evidenziano la presenza dell'ormone gonadotropina corionica, comunemente nota come hGC, prodotta durante la formazione della placenta. I livelli di hGC aumentano progressivamente fino a raggiungere il tasso più elevato dalla settima alla dodicesima settimana di gestazione, per poi diminuire progressivamente.
I primi segni della gravidanza sono numerosi ma a volte difficili da individuare. Variano notevolmente da donna a donna e a volte il desiderio di concepire un figlio può creare aspettative tali che vengono enfatizzati sintomi di tutt'altra natura.

Quando vi è il desiderio di rimanere incinta è naturale che si cerchino i primi sintomi della gravidanza già pochi giorni dopo il presunto concepimento. A volte le donne si rendono conto di piccoli cambiamenti fisici anche prima del mancato ciclo mestruale ma i sintomi della gravidanza sono soggettivi, variano da donna a donna e addirittura da gravidanza a gravidanza per la stessa persona. Alcune gestanti avvertono i primi cambiamenti anche nella prima settimana dopo il concepimento, altre, al contrario, possono anche non avere sintomi e rendersi conto di essere in stato interessante solo dopo mesi. I segni variano anche per intensità, frequenza e durata e possono essere scambiati facilmente per sintomi premestruali.
E' importante vivere l'attesa in maniera serena per evitare delusioni, ansia e stress che possono incidere negativamente sulle possibilità di concepimento. Ciò detto, può essere utile sapere quali siano i primi segni di una gravidanza ma è necessario essere consapevoli che gli  stessi sintomi spesso sono dovuti ad altre cause. 

 Elenco sintomi gravidanza dalla prima settimana al parto

Le perdite da impianto possono essere uno dei primi segni della gravidanza. Si manifestano dai 6 ai 12 giorni dopo il concepimento, quando l'embrione si impianta nella parete uterina. Alcune donne potrebbero avere perdite di sangue, qualche crampo addominale o tensione mammaria. Altre perdite possono manifestarsi anche in concomitanza con il periodo del ciclo ed essere scambiate per flussi mestruali. A prescindere da una gravidanza, tali perdite ematiche potrebbero essere veri e propri cicli alterati per ragioni ormonali o a causa dell'interruzione o dal cambiamento della pillola anticoncezionale, possono inoltre essere causate da infezioni o abrasioni avvenute durante il rapporto sessuale.
Tutti sanno che il ritardo o l'assenza del ciclo mestruale è uno dei sintomi più significativi di una gestazione ed è il principale motivo che porta le donne a sottoporsi ad un test di gravidanza. Come detto in precedenza, molte donne possono avere delle perdite anche in gravidanza ma solitamente sono meno abbondanti e durano meno di un ciclo normale. Ciò detto, il ritardo o la mancanza del ciclo mestruale potrebbe anche essere dovuto ad altri motivi come problemi ormonali, tensione, stress, aumento eccessivo di peso, fatica, aver interrotto l'assunzione della pillola anticoncezionale o l'allattamento al seno.
Un altro sintomo molto conosciuto è la nausea, accompagnata o meno dal vomito. Spesso si manifesta tra la seconda e l'ottava settimana dopo il concepimento. Alcune donne ne soffrono per quasi tutte le settimane di gestazione, ma solitamente il sintomo scompare dopo il primo trimestre e qualche persona ha la fortuna di non soffrirne nemmeno durante i primi mesi. La nausea in gravidanza è dovuta all'aumento di ormoni nel corpo ma, in altre circostanze è causata da intossicazioni alimentari, altri problemi digestivi e stress.
La donna incinta ha spesso una sensibilità maggiore nei confronti di alcuni odori, anche quelli che prima riteneva piacevoli. Ad esempio l'odore di alcuni prodotti per la casa, profumi per il corpo, degli animali domestici, del distributore di benzina o del fumo, che prima non erano ritenuti sgradevoli, possono dare inizio alle nausee. Anche questo sintomo probabilmente è dovuto all'aumento degli estrogeni nel corpo della gestante.
Uno dei primi segni di gravidanza è la sensazione di stanchezza che può manifestarsi anche nella prima settimana dopo il concepimento. Semplici azioni come fare la spesa o camminare veloci possono sembrare molto più faticose. Ci si addormenta prima e si sente più fatica ad alzarsi dal letto la mattina. Questo sintomo è causato dai cambiamenti che avvengono nel corpo e dall'aumento dei livelli ormonali. Ovviamente la fatica può essere causata anche da tanti altri fattori come lo stress, la depressione, un raffreddore, l'influenza o altre malattie.
In molti casi i cambiamenti del seno possono indicare lo stato di gravidanza. A partire da una o due settimane dopo il concepimento la donna può accorgersi che il seno è diventato più gonfio e tenero, in altri casi teso e dolente e i capezzoli diventano più sensibili. Durante la gravidanza, il corpo comincia a preparare il seno per la produzione del latte e per l'allattamento. Non bisogna dimenticare però, che anche l'assunzione di anticoncezionali orali e l'approssimarsi del ciclo, possono causare gli stessi cambiamenti al seno. Inoltre durante la gravidanza l'areola, la pelle intorno ai capezzoli, può diventare più scura, ma anche questo potrebbe essere dovuto anche ad altri squilibri ormonali o a gravidanze precedenti.
Nelle prime settimane si può soffrire di mal di schiena nella parte inferiore della spina dorsale e in alcuni casi la gestante soffre di un leggero dolore alla schiena durante tutta la gravidanza. A prescindere da una gravidanza, il mal di schiena può essere causato anche dall'arrivo imminente del ciclo, da problemi alla spina dorsale e da tensioni nervose o fisiche.
L'alterazione improvvisa dei livelli ormonali può causare anche mal di testa nel primi giorni di gravidanza ma, chiaramente, non occorre ricordare che il mal di testa può essere causato da innumerevoli altri fattori come la disidratazione, l'astinenza da caffeina, lo stress, problemi agli occhi ecc.
Molte donne in stato interessante sentono un forte desiderio di mangiare determinati cibi e questo permane a volte per tutta la durata della gravidanza. Il desiderio di certi alimenti può tuttavia essere dettato più semplicemente da un imminente ciclo mestruale da una dieta povera di determinati nutrienti, da una depressione, dallo stress ecc.
Tra la sesta e l'ottava settimana di gestazione, la donna potrebbe urinare più spesso. Una delle cause di questo sintomo è il rigonfiamento dell'utero che può comprimere leggermente la vescica. Inoltre, durante la gravidanza una quantità maggiore di liquidi passa per i reni e quindi la vescica. Tuttavia l'orinazione frequente può essere anche dovuta ad infezioni del tratto urinario, diabete, aumento dell'assunzione dei liquidi o di diuretici.
L'aumento delle dimensioni dell'utero e i cambiamenti ormonali possono causare anche bruciori di stomaco o stitichezza. Il rallentato svuotamento dello stomaco facilita la produzione di succhi gastrici e la compressione dell'intestino a sua volta rallenta l'evacuazione causando stipsi.
Alcune donne possono avere capogiri o svenire. Salire le scale, alzarsi improvvisamente o dover stare in piedi a lungo potrebbe causare vertigini. Questo è dovuto alla compressione dell'utero sulle arterie delle gambe che può causare la diminuzione della pressione sanguigna.  Durante la gestazione una donna può svenire dopo essere stata a digiuno per troppo tempo perché gli zuccheri nel sangue servono ad alimentare il nascituro.
In gravidanza inoltre sono frequenti i cambiamenti d'umore e l'irritabilità, causati dagli sbalzi ormonali e dall'aver a che fare con tutti i cambiamenti fisici precedentemente menzionati. Anche la temperatura corporea è leggermente più alta del normale.
Se si hanno dubbi sulla natura di questi sintomi è possibile effettuare un test di gravidanza urinario già dal primo giorno di ritardo del ciclo mestruale. I test venduti in farmacia, se usati in maniera corretta, danno un risultato sicuro al 99%. Questi test evidenziano la presenza dell'ormone gonadotropina corionica, comunemente nota come hGC, prodotta durante la formazione della placenta. I livelli di hGC aumentano progressivamente fino a raggiungere il tasso più elevato dalla settima alla dodicesima settimana di gestazione, per poi diminuire progressivamente.
I primi segni della gravidanza sono numerosi ma a volte difficili da individuare. Variano notevolmente da donna a donna e a volte il desiderio di concepire un figlio può creare aspettative tali che vengono enfatizzati sintomi di tutt'altra natura.







































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